Serra San Bruno è un paesino di 7.000 anime all’interno delle Serre calabresi. Al di là del paese medioevale, che comunque presenta una gradevole vista ed è adatto a una visita (nasconde anche dei segreti, come la chiesa matrice), l’area di maggiore interesse è quella di San Bruno.
Infatti, il fondatore dell’ordine dei certosini, è proprio qua che si rifugia e che muore dopo aver fatto, eccetto che per pochi anni, una vita di meditazione e solitudine.
L’area suddetta si compone di due parti distinte:
- il santuario dedicato a Santa Maria
- la certosa
Il santuario, a sua volta, ha un’area che comprende:
- la chiesa
- il laghetto dove San Bruno si inginocchiava a pregare
- il dormitorio dove si trova la tomba di San Bruno
La parte del santuario è quella a più forte impatto religioso ed emotivo, soprattutto all’interno della chiesa, dove sono ancora visibili i resti dei compagni che accompagnarono il Santo nella fondazione di ciò che si trova oggi in questo posto spettacolare.
La Certosa invece è ancora in attività e si trovano i monaci di clausura certosini. Fino a pochi anni fa, solo alla domenica e solo gli uomini potevano entrare per visitarla, oggi purtroppo non è più così e i monaci all’interno fanno un’intera vita di solitudine.
Benché sia un peccato ciò, comunque si può avere un’idea della vita dei monaci e della storia della certosa grazie al museo accessibile da tutti.
Il museo della Certosa di Serra San Bruno si estende in un’area della certosa stessa, quindi, benché in una parte distinta e separata dalla struttura principale, comunque si è all’interno delle mura stesse erette da San Bruno.
Il museo fa un’introduzione alla vita del fondatore, alla nascita della Certosa e alla vita dei Certosini, per poi accompagnare il visitatore fino a degli esempi delle celle e a reperti storici di enorme valore e interesse.
Grazie alla Rai, che è stata all’interno della certosa ed è riuscita a parlare, in due occasioni, con i monaci, abbiamo un’idea ancora migliore di chi sono le persone all’interno del convento.
Leggenda vuole che nel convento si fosse rifugiato in passato il pilota che sganciò la bomba su Hiroshima, ma tale ipotesi fu smentita, l’equivoco nacque da un errore di alcuni giornalisti che confusero un combattente americano che combatté in Corea con il pilota suddetto.
Sembra invece quasi certo, anche se nemmeno in questo caso arrivarono mai conferme ufficiali, che all’interno della Certosa si nascose Ettore Majorana, fisico scomparso misteriosamente all’età di 32 anni. Benché nessuna conferma arrivò mai, Giovanni Paolo II, in visita in questo posto nel 1984, si riferì proprio a Majorana come illustre ospite della certosa.
Sempre una leggenda racconta che qui fu esiliato monsignor Milingo dopo lo scandalo del matrimonio, anche in questo caso mai arrivarono conferme.
Questa Certosa per la Chiesa pare avere un’elevata importanza, ciò è dimostrato anche dalle visite di Giovanni Paolo II nel 1984 e da Benedetto XVI nel 2011. Si attende Papa Francesco…
Questi i programmi della Rai sulla Certosa e i video che ci fanno capire meglio come sia all’interno.
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